Quando le cicatrici sono un problema che il Fisioterapista può risolvere

Quando le cicatrici non sono un semplice ricordo…
Si dice che le cicatrici siano ricordi, ci aiutano a non dimenticare. Il problema è che sul piano neurologico e meccanico tissutale, una cicatrice è veramente in grado non solo di ricordare vecchi traumi al nostro sistema nervoso ( scatenando strani dolori riflessi) ma è anche in grado di disturbare la qualità del nostro movimento.

Cos’è una cicatrice?

Quando lesioniamo la cute o anche i tessuti più profondi (muscoli, viscere) andiamo ad innescare dei meccanismi di riparazione che vanno a riunire i tessuti e colmare eventuali “spazi vuoti” con Tessuto Connettivo. Questo di sua natura è fibroso e normalmente elastico. Ora immaginiamo che nelle cicatrici questo tessuto non si organizzi seguendo le trame del “tessuto”, ma in modo disorganizzato. Pensiamo ad un tessuto elasticizzato che andiamo a ricucire avanti e indietro in tutte le direzioni: in questo punto il tessuto perde elasticità.

I problemi legati alle cicatrici e le stesse … sono molto più profondi. Perchè i nostri tessuti sono organizzati in strati e spesso accade che quando vengono lesionati, il tessuto fibroso unisca in modo indifferenziato tutti questi strati. E’ come se prendessimo una serie di fogli di carta, liberi di scorrere l’uno sull’altro e li tagliamo col taglierino. Ora invece di riparare ogni singolo strato con del nastro adesivo, andiamo a gettare una colata di colla: ecco che i fogli (i nostri tessuti) hanno si il taglio riparato ma sono vincolati tra di loro.

Come prima conseguenza abbiamo una perdita della libertà di movimento del nostro corpo, magari non percepita consciamente, ma viene accusata dal nostro organismo.

Aderenza Cicatriziale

Ecco che in questa zona di “disordine” viene alterato il flusso sanguinio, linfatico, i nervi  di grosso calibro e piccole terminazioni nervose vengono bloccate ed intrappolate. Si crea una ZONA DI BLOCCO dei tessuti i quali perdono elasticità e non sono più in grado di scorrere tra di loro: parliamo quindi di ADERENZA CICATRIZIALE. Quando invece la cicatrice sembra essere mobile ma scatena dolore, riflessi viscerali o persino emozioni, ecco che possiamo parlare di una CICATRICE ATTIVA.

Quanto spiegato in precedenza non accade sempre: età, predisposizione, tipologia di trauma, intervento e cura della ferita incidono sul destino della nostra cicatrice. Ed ecco che possiamo essere sottoposti a interventi massicci senza problema alcuno o per colpa di 4 punti di sutura perdere mobilità ad un piede od una spalla.

Cicatrici Ipotrofiche, Ipertrofiche e Cheloidi

Le cicatrici a seconda del processo di sviluppo che ha avuto può avere 3 condizioni non fisiologiche e differenziarsi in:

Cicatrice Ipotrofica: pelle molto sottile, simile a smagliatura od ustione. A volte possono riaprirsi









Cicatrice Ipertrofica: il tessuto si organizza in “corde” e sporge letteralmente dalla cute.










Cheloide: è una condizione nettamente patologica dove abbiamo una produzione esagerata di tessuto cicatriziale. Questo problema va trattato innanzitutto da un Chirurgo Estetico, il quale deciderà se utilizzare tecniche poco invasive o chirurgiche come la rimozione totale del tessuto cheloide. Questa condizione può essere altamente invalidante sul piano funzionale, estetico e psicologico, SI PUO’ E SI DEVE AFFRONTARE.




Problemi legati alle cicatrici

A seconda che abbiamo una vera aderenza cicatriziale o una cicatrice attiva possiamo avere i più svariati e insospettabili problemi:

  • Blocchi e limitazioni articolari
  • Dolori Articolari
  • Gonfiore
  • Dolori a “fitta”
  • Dolori Addomino Viscerali
  • Disfunzioni Viscerali: Intestino, Utero, Stomaco…
  • Disfunzioni Neurovegetative: sudorazione, ansia, paura…

Principali Interventi o Traumi

Per questioni anatomiche e tissutali in seguito a questi traumi è consigliabile prendersi cura delle nostre cicatrici:

  • MASTECTOMIA PARZIALE O TOTALE
  • QUANDRANTECTOMIA ASCELLARE
  • TIROIDECTOMIA (Suggerita da svariati colleghi,di cui ringrazio Maria Carmela Ferlisi)

Con questi interventi è OBBLIGATORIO ed ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO non solo affrontare un percorso di fisioterapia, ma trattare anche le importanti cicatrici. Insufficienza della forza, dolore e deficit di elevazione del braccio, dolori cervicali, sono causati in grande parte dalla sola cicatrice attiva ed eventuali aderenze.

  • Protesi di Anca e Ginocchio: si rischiano deficit di flessione e forza
  • Pacemaker
  • Interventi Ortopedici tradizionali o in artroscopia a ginocchia, spalle e caviglie.
  • Tunnel Carpale
  • Tagli traumatici profondi trattati con punti o colla.
  • Taglio Cesareo e Rimozione d’utero.
  • Appendicectomia
  • Diastasi Addominale (prolasso dell’addome, ricostruzione con rete)

Come riconoscere una cicatrice problematica

Prima di capire se avete una aderenza cicatriziale, dovete sapere ed accettare un fatto: le cicatrici possono essere attive, avere aderenze, dare problemi…anche a distanza di ANNI dal trauma o intervento. Quindi è sempre il caso osservare questi elementi:

Mobilità

Posiziona il dito indice sopra la cicatrice ed esegui movimenti circolari.

1. Si muove? Prova tutto il decorso di questa e vedi se cambia la mobilità di punto in punto.

Ora posizionati al di fuori della cicatrice, almeno 2-3cm ed esegui la stessa prova:

2. La cicatrice si muove seguendo i movimenti della cute attorno?

3. Sia nel primo e secondo test si muove in modo uguale in tutte le direzioni?

In ultimo afferrate la cicatrice tra indice e pollice, a pinza e provate a sollevare la stessa:

4. La cute si alza?

5. E’ facilmente afferrabile?

Se hai risposto sempre SI, nessun problema.

Se la maggior parte delle risposte è NO, abbiamo un problema di ADERENZA CICATRIZIALE.

Colore

1.  La cicatrice ha lo stesso colorito della cute attorno?

2.  Anche dopo i test di mobilità ha mantenuto lo stesso colore della cute?Se hai risposto sempre SI, nessun problema.

Se hai risposto NO ad una delle domande, ed il colorito è rosso tendente al fucsia, la cicatrice ha un problema vascolare, è iperreattiva, segno che ancora non ha concluso il suo processo di guarigione.

Dolore

1.  Durante il test di mobilità hai avuto dolore sulla cicatrice?

2 . Durante il test di mobilità hai avuto dolore altrove? (a distanza o anche viscerale)

]In questo caso se hai risposto almeno una volta SI, abbiamo una cicatrice ATTIVA, che sul piano neurologico non è completamente risolta e stimola negativamente il sistema nervoso.

Aspetto

  1. La cute ha un aspetto lucido?
  2. La cicatrice è in rilievo?

Anche qui, se hai risposto si, la cicatrice è ipertrofica o tesa, poco estetica e potenzialmente problematica.

Cosa possiamo fare per aiutarvi

Per fortuna la cute è tessuto vivo e se opportunamente stimolato possiamo ripristinare l’elasticità dei tessuti ed eliminare le aderenze.

Il trattamento di base è di tipo meccanico, dove tramite i seguenti interventi andiamo a muovere e “scollare” (gergo tecnico) le cicatrici:

  • Mobilizzazione Manuale
  • Mobilizzazione Strumentale Assistita dei Tessuti Molli (IASTM)
  • Coppettazione a vuoto e mobilizzazione
  • Tape Kinesiologico

Inoltre possiamo avvalerci di tecnologie mediche d’avanguardia completamente indolori come:

* Quest’ultime terapie, possono essere controindicate in scenari oncologici in atto o recenti.

Al di fuori dell’effetto puramente meccanico, tutte le metodiche hanno come scopo quello di stimolare i tessuti basali della cute e produrre nuove fibre collagene. I principi di base sono gli stessi della medicina estetica, infatti anche sul piano estetico la cicatrice ha dei grossi miglioramenti e benefici: colore più uniforme, meno visibile, spessore ridotto e pelle più naturale

Il Progetto SCAR, tra Arte, Sociale e Medicina.

Il progetto SCAR (Tradotto: Cicatrice) è una serie di ritratti su larga scala di giovani sopravvissuti al cancro al seno girato dal fotografo David Jay.

Nato come campagna di sensibilizzazione per le giovani donne, il messaggio SCAR Project è molto più profondo, è un’umanità.

Questo progetto non è riguardo solo il cancro al seno, ma la condizione umana stessa; le immagini trascendono il disagio, facendoci scoprire come le cicatrici tengono unite migliaia di persone.

Sul piano Medico e Fisioterapico in questa raccolta di foto possiamo vedere purtroppo la più ampia collezione di cicatrici ipotrofiche, ipertrofiche, aderenze, retrazioni e via dicendo. Se vi riconoscete in alcuni scenari, ricordatevi che Chirurgia Estetica Specializzata e Fisioterapia possono e DEVONO aiutarvi.

The SCAR Project – Clicca per visualizzare la Galleria Immagini – ATTENZIONE: contenuti intensi e nudo.